In occasione della Festa del Perdono di Assisi una testimone contemporanea rifletterà, e aiuterà a riflettere, sulla dimensione esistenziale e spirituale del perdono, come da lei stessa vissuto in un lungo percorso di vita e di fede. Vedova del commissario Calabresi, nel suo recente libro “La crepa e la luce” (Mondadori), Gemma Calabresi ha raccontato il percorso intrapreso “dal giorno dell’omicidio del marito, cinquant’anni fa. Una strada tortuosa che, partendo dall’umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l’ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all’abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono. Un racconto che, partendo dalla vita di una giovane coppia che viene sconvolta dalla strage di Piazza Fontana, attraversa mezzo secolo, ricucendo i momenti intimi e privati con le vicende pubbliche della società italiana. Un’intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una storia di amore e pace”.
Gemma Capra è nata a Torino. Nel 1969 ha sposato il commissario Luigi Calabresi, con cui ha avuto tre figli: Mario, Paolo e Luigi. Dopo l’omicidio del marito (17 maggio 1972) si è dedicata all’insegnamento della religione nella scuola elementare Pietro Micca di Milano. Nel 1981 si è risposata con l’artista Tonino Milite e ha avuto un quarto figlio, Uber.
Solo dal PER-DONO ha origine una nuova umanità.
https://www.assisiofm.it/news-la-crepa-e-la-luce-il-cammino-del-perdono.html