«Il tempo dedicato alla formazione non è né inutile né sprecato, ma è un tempo che viene restituito nella qualità del servizio a tutti coloro che si riferiscono a noi». A sottolinearlo è mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu, nel presentare l’imminente giornata di formazione “Accresci in noi la fede” promossa dalla Delegazione regionale della Caritas dell’Umbria, in calendario sabato 25 settembre (dalle ore 9.00), presso la Domus Pacis in Santa Maria degli Angeli di Assisi, a cui è stato invitato a relazionare il noto teologo e biblista padre Giulio Michelini (Ofm), preside dell’Istituto Teologico di Assisi (ITA).
Si tratta di un’occasione per approfondire le motivazioni del servizio di numerosi operatori e volontari impegnati a vario titolo nelle Caritas diocesane e parrocchiali delle otto Diocesi della regione. E’ un percorso di formazione avviato a livello diocesano fin prima della pandemia e che proprio durante l’ultimo anno e mezzo di emergenza sanitaria ha dato i suoi “frutti” nell’assicurare l’operatività e la fruibilità di diversi ambiti socio-caritativi delle stesse Caritas diocesane e parrocchiali quali, ad esempio, i “Centri di Ascolto” e gli “Empori della Solidarietà”. Due “opere-segno” e punti di riferimento per migliaia di famiglie trovatesi ancor più in difficoltà a seguito del lockdown a cui si sono aggiunte altrettante famiglie che prima non si erano mai rivolte a opere di carità della Chiesa locale.
«Quest’opera generosa e disinteressata portata avanti dai volontari della Caritas – sostiene il presidente della Ceu –, costituisce un grande patrimonio per la nostra Chiesa e per la società. Sappiamo quanto sia importante rispondere alle attese di ascolto, di conforto, di consolazione e anche di aiuto materiale che giungono da tutte quelle persone che sono ferite nel corpo e nello spirito. Affinché questo servizio sia efficace è necessaria una seria formazione e una adeguata preparazione. Saluto dunque con particolare piacere l’iniziativa della Delegazione regionale della Caritas dell’Umbria che vuole offrire a tutti i volontari dei tempi qualificati di approfondimento delle motivazioni e delle modalità, ma soprattutto andare alla ricerca delle ragioni che sostengono l’operato quotidiano».
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