Assisi – festa di San Francesco patrono d’Italia, l’olio per la lampada votiva donato dalla regione Sicilia

La comunità ecclesiale e quella civile di Assisi sono pronte ad ospitare i cinquemila pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Sicilia per le celebrazioni della festa di San Francesco Patrono d’Italia del 3 e 4 ottobre 2024. Quest’anno sarà la regione più grande d’Italia, infatti, a donare l’olio che alimenta la Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde sulla Tomba del Santo. Ad accenderla il 4 ottobre sarà il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in rappresentanza del popolo italiano.

Giovedì 3 ottobre, alle ore 11, si terrà presso la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola la concelebrazione eucaristica nel “Transito di San Francesco” presieduta da fra Francesco Piloni, OFM, Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna. Nel corso della Celebrazione sarà consegnato il riconoscimento “Rosa d’argento” a suor Alfonsa Fileti, che offrirà il panno cenerino, i ceri, i mostaccioli e l’incenso (diretta streaming sul canale YouTube @FratiMinoriAssisiOFM e sulla pagina Facebook FRATI MINORI ASSISI). Alle 15, presso il Santuario della Spogliazione, i vescovi della Regione ecclesiastica siciliana incontreranno l’arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno Mons. Domenico Sorrentino. All’incontro seguirà, alle 17.30, presso la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, l’accoglienza delle autorità civili, con la partecipazione dei Presidenti delle Regioni e delle Province di Sicilia e Umbria, e dei Sindaci della Sicilia e di Assisi da parte del Custode della Porziuncola, fr. Massimo Travascio. Alle 18 sempre presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, ci sarà la celebrazione dei primi vespri nel “Transito di San Francesco” presieduti da Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo e vice-presidente della Conferenza Episcopale Siciliana (diretta streaming sul canale YouTube @FratiMinoriAssisiOFM e sulla pagina Facebook FRATI MINORI ASSISI). Alle 21.30 S. Ecc.za Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani, presiederà la Veglia con i giovani delle Diocesi di Sicilia presso la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli (diretta streaming sul canale YouTube @FratiMinoriAssisiOFM e sulla pagina Facebook FRATI MINORI ASSISI).

Venerdì 4 ottobre, alle 10 in diretta su Rai1, si terrà la celebrazione eucaristica nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco presieduta da Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana. Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla accenderà la Lampada votiva dei Comuni d’Italia con l’olio offerto dalla Regione Sicilia. Alle 11.30 seguiranno, dalla Loggia del Sacro Convento, sempre in diretta su Rai1 il saluto di fra Carlos A. Trovarelli, OFMConv, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, e i messaggi istituzionali all’Italia con i saluti delle autorità. Interverranno il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, il Presidente del Comitato per le Celebrazioni per l’VIII Centenario della morte di san Francesco d’Assisi, Davide Rondoni, in rappresentanza del Governo nazionale, l’arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno Mons. Domenico Sorrentino, il Sindaco di Assisi Stefania Proietti e il Custode del Sacro Convento fra Marco Moroni, OFMConv. Alle ore 16, nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco, Mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e segretario della Conferenza Episcopale Siciliana, presiederà i Vespri Pontificali in Cappella Papale, a cui seguirà la processione alla chiesa superiore e la benedizione all’Italia con la Chartula dal cupolino della Basilica da parte di Mons. Domenico Sorrentino (diretta streaming sul canale YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e sulla pagina Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI).

Tra i doni della Regione Siciliana, che verranno presentati nei giorni delle celebrazioni, c’è la salvaguardia di due importanti opere d’arte con il finanziamento per il restauro del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante “L’apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura”, del XVIII secolo, conservato al Sacro Convento di San Francesco, e di un altro olio su tela raffigurante “La Madonna sui luoghi della Passione”, tra i secoli XVI-XVII, attribuito a Piergirolamo Crispolti, di pertinenza del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola probabilmente collocata nella Cappella della Deposizione della Basilica omonima.

«Questa nostra visita rappresenterà un bel momento – ha dichiarato Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana -. Anche la parte civile della nostra Regione la sta sentendo molto e si sta preparando da tempo. Sicuramente è una bella occasione per manifestare il cattolicesimo in Italia, il valore che ha avuto e continua ad avere nella cultura italiana, e tutti noi vescovi siciliani ne siamo molto contenti.
L’altro aspetto bello è questo tocco francescano del cristianesimo che incarna tre concetti su cui vorremmo concentrarci: pace, fraternità e creato. Queste sono le tre parole che sottolineeremo con la nostra partecipazione, valori di cui vorremmo riappropriarci nella nostra vita quotidiana come Chiesa».

«Con grande gioia ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi – sottolinea fra Massimo Travascio, OFM, Custode della Porziuncola –. L’attualità e la bellezza del messaggio del Poverello sostengono le speranze dell’uomo d’oggi. La partecipazione della Regione Sicilia si traduce in un segno di apertura universale, solidale e rispettosa, in armonia con la fraternità, autentica profezia per l’oggi. È fondamentale, sull’esempio di San Francesco, una scelta di “minorità”, schierandosi al fianco delle vittime delle ingiustizie derivanti dai diversi conflitti di cui siamo testimoni e sforzandosi di porre fine alla insensata guerra alla nostra casa comune. Possiamo ancora sentire in sottofondo l’eco delle parole di Francesco il quale, nel Cantico delle creature, invita ogni uomo di buona volontà al perdono: “Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore”. Tutto questo ci ricorda quanto sia importante ancora oggi venire in pellegrinaggio al luogo del Transito. Che il 2025, ottavo centenario del Cantico delle creature, possa essere un’occasione per riscoprire il valore della pace e della riconciliazione tra i popoli».

«La Sicilia è da sempre, e negli ultimi anni più che mai, terra di accoglienza – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento -: nonostante le difficoltà che ciò comporta, la popolazione e le istituzioni si sono contraddistinte per questa grande capacità – penso soprattutto agli immigrati, ma non solo – di fare spazio all’altro, allo straniero, al bisognoso, al visitatore, ecc. E come ho avuto di ricordare in più di un’occasione, è proprio questa storia di incontro e integrazione ad aver fatto della Sicilia una terra e una cultura di rara ricchezza e bellezza: dalla cucina all’arte, dalla religiosità alle tradizioni popolari, dalla lingua al temperamento, dall’economia al turismo. Mi piace pensare allora che nel nome e nello stile di san Francesco d’Assisi, uomo fraterno e accogliente per eccellenza, questa ospitalità viene ricambiata agli amici siciliani, così numerosi in questi giorni ad Assisi. Essi ci faranno dono, semplicemente con la loro presenza, di questa ricchezza creatasi in secoli di incontri: e questo scambio – ancora una volta – sarà arricchimento reciproco nella consapevolezza che i valori essenziali nella vita sono proprio le persone. Per di più, per chi condivide come noi la fede in Gesù nostro Signore, fatto uomo e risorto per la salvezza di tutti, aderire a Lui è inseparabile dall’accoglienza verso ogni uomo e ogni donna, riconosciuti come veri fratelli e sorelle. E l’accoglienza sincera e cordiale è via maestra e l’unico atelier di pace. A tutti voi, sorelle e fratelli di Sicilia, venuti a celebrare la festa del Patrono d’Italia, da parte della nostra comunità, il saluto che san Francesco amava rivolgere a ciascuno: “Il Signore ti dia pace!”».