“Cari giovani, vi aspettiamo nella città del Poverello perché il suo esempio possa ancora ispirare una coraggiosa riflessione e una efficace iniziativa per creare condizioni sociali, lavorative ed economiche nuove in cui tutti possano avere un’opportunità e sentirsi rispettati nella loro dignità”. È questo l’appello del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, presidente del Comitato organizzatore di Economy of Francesco, in vista della tre giorni di settembre (22, 23 e 24) voluta dal Santo Padre per gettare le basi di nuova economia. La segreteria organizzativa ha già ricevuto centinaia di domande da circa 100 Paesi e continuano ad arrivare richieste di partecipazione. “L’attenzione e l’interesse di quanti scrivono e manifestano l’intenzione di venire in Assisi – sottolinea il vescovo – è la prova che il Papa aveva visto giusto nel rivolgersi alle nuove generazioni per avviare un movimento che dia vita a un sistema economico più giusto, equo e solidale”.
Interessante l’identikit dei partecipanti: l’età media è di 28 anni, il 30% dei giovani arriva dal mondo dell’impresa e un altro 30% dalla ricerca, mentre al 40% sono changemakers (studenti, movimenti sociali, ONG). La maggior parte di loro arriveranno da Europa (35%) e Centro – Sud America (30%), ma saranno rappresentate anche Asia e Nord America, da cui giungeranno rispettivamente l’8 e il 6% dei partecipanti. I giovani ad Assisi si riuniranno nei 12 “villaggi” tematici che faranno seguito a quelli virtuali in cui si è lavorato in questi due anni di pandemia: Lavoro e cura; Management e dono; Finanza e umanità; Agricoltura e giustizia; Energia e povertà; Vocazione e profitto; Politiche per la felicità; CO2 della disuguaglianza; Business e pace; Economia è donna; Imprese in transizione; Vita e stili di vita.