Assisi – Assemblea diocesana e consegna del piano pastorale per monsignor Domenico Sorrentino: “È tempo di rimboccarci le maniche”-Ordinato un nuovo sacerdote: è don Maurizio Biagioni, già direttore della Caritas diocesana

“Abbiamo bisogno tutti di misericordia. Ne ha bisogno la Chiesa. Ne ha bisogno il mondo che sta vivendo una fase di grande incertezza e dolore, per essere uscito a malapena dagli anni della pandemia per ritrovarsi nelle conseguenze di una guerra sciagurata che sta provando terribilmente quanti vi sono direttamente implicati, ma anche tanti che, anche nel nostro Paese, ne risentono gli effetti correlati”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, domenica pomeriggio 11 settembre nel corso della celebrazione eucaristica di consegna del piano pastorale dal titolo: ‘Veni, Sancte Spiritus’ e dell’ordinazione sacerdotale di don Maurizio Biagioni. Il vescovo, commosso e felice della vicinanza dimostrata e della presenza di tanti fedeli che sono venuti anche per salutarlo dopo il periodo di malattia che lo ha colpito, ha espresso gratitudine: “È una grande gioia rivedervi, dopo un periodo, in verità non ancora concluso, in cui la prova della malattia mi ha costretto a un forzato riposo. Nella sua omelia monsignor Sorrentino ha invitato la comunità a “rimboccarsi le maniche per costruire un mondo un po’ meno invivibile. Abbiamo bisogno di quella misericordia che Mosè invoca per il suo popolo, riconoscendone il peccato, ma facendo appello alla promessa di Dio. Di quella misericordia che fece di Paolo da persecutore un apostolo. Di quella misericordia con cui il Buon Pastore va a cercare la pecorella perduta e il Padre celeste riabbraccia il figlio prodigo e gli fa festa. Se andiamo in fondo al cuore di tutte le persone che la missione ci chiama ad incontrare, noi troveremo sempre, magari nascosto sotto visi ostinati e cuori induriti, un grande bisogno di tenerezza e di misericordia, che dovremo annunciare, e soprattutto testimoniare. E la misericordia, fatta di mille accortezze di accoglienza, di ascolto, di premura, di perdono, di concreto sostegno nel bisogno, di vicinanza nella malattia e nella solitudine, farà il suo lavoro di intenerimento, e i cuori si apriranno a Dio”. Rivolgendosi al diacono Biagioni il vescovo ha detto: “Caro Maurizio, mentre parlo di misericordia, so che il tuo cuore balza. È una parola a te particolarmente cara, dato che, non so da quando, la tua vita si è intrecciata con quella delle misericordie, che portano fin nel nome questo messaggio evangelico. Da diacono poi hai vissuto il servizio di carità, facendo per qualche tempo il direttore della Caritas diocesana. Ora la misericordia per essenza, che è lo Spirito Santo, si effonderà nuovamente su di te, plasmando ulteriormente in te l’immagine battesimale e diaconale di Gesù con i tratti specifici del presbiterato, che ti fa, a nome di Gesù, pastore e padre del popolo di Dio”. Poi il vescovo ha posto l’accento sulla consegna del piano pastorale, illustrato già il giorno prima nel corso dell’assemblea diocesana che si è svolta al centro pastorale della parrocchia di Santa Maria degli Angeli. “Tutta questa grazia ben si accompagna all’altro motivo di gioia che oggi caratterizza la nostra celebrazione. Sto per consegnarvi le tracce del cammino pastorale annuale. Non è un nuovo piano pastorale: resta vigente quello intitolato ‘Al di sopra di tutto, l’amore’. Ve lo riconsegno con qualche accento speciale, offerto quest’anno anche alla diocesi sorella di Foligno. Vi prego di leggerli attentamente. In parte sono cose che conoscete, soprattutto per quanto riguarda il rinnovamento delle parrocchie con le piccole comunità. Qualche novità troverete invece nel terzo punto, in cui provo a declinare il servizio che dobbiamo ai giovani con qualche proposta che lo renda più continuativo ed efficace. Vi raccomando però soprattutto il primo punto, in cui la missione strada-casa, che abbiamo messo dall’anno scorso all’ordine del giorno e che mi auguro trovi quest’anno slancio e concretezza, viene posta tutta sotto il segno della preghiera. Dobbiamo esserne convinti: la preghiera, fatta bene, in tutte le forme liturgiche e personali, è la prima via della missione. Ripropongo per questo con calore la nostra preghiera diocesana”. A sottolineare e condividere i punti del piano pastorale erano stati, sabato mattina, il vescovo di Gubbio e Città di Castello, monsignor Luciano Paolucci Bedini, che ha condiviso e spiegato la bontà del rinnovamento parrocchiale a partire dalle piccole Comunità Maria Famiglie del Vangelo e don Giovanni Zampa, vicario episcopale per la pastorale della diocesi di Foligno, che ha messo in evidenza i punti di forza del piano pastorale, destinato anche alla sua diocesi.