Nella mattina di giovedì 04 aprile 2024 si è riunita la Conferenza permanente della ricostruzione post sisma 2016 tra la struttura del Commissario alla ricostruzione, l’Ufficio speciale alla ricostruzione dell’Umbria, la Sovrintendenza Speciale alla ricostruzione, l’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, il Comune di Norcia e l’Ente Parco dei Monti Sibillini. Si è approvato il progetto di ricostruzione della chiesa concattedrale di Santa Maria in Norcia.
L’Archidiocesi, appena arriverà il decreto commissariale di finanziamento, procederà alla gara di appalto. L’importo dell’intervento è di circa 7 milioni e 400 mila euro e provengono dal fondo sisma 2016. I tecnici sono: arch. Giancarlo Battista; ing. Andrea Giannantoni; geologo Alessandro Nannucci.
Le parole dell’Arcivescovo. «Una notizia attesa da tempo – commenta l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo – che viene a consolare i nursini e direi tutta la Diocesi. Sapere che la conferenza permanente degli enti preposti ha approvato il progetto di ricostruzione della Cattedrale di Santa Maria, passaggio che prelude al decreto di finanziamento e poi alla gara di appalto, diventa per tutti noi una iniezione di fiducia. La chiesa Cattedrale non è soltanto un edificio di pietra è anche il luogo nel quale la comunità cristiana si raccoglie per la celebrazione dei sacramenti e per alimentare la propria vita di adesione al Vangelo del Signore. Dunque è un luogo che è particolarmente significativo e per questo desiderio ringraziate tutti coloro che hanno assicurato il proprio contributo a questo progetto di ricostruzione. Noi speriamo e auspichiamo che per l’inizio dell’estate si possa aprire il cantiere».
Breve storia della chiesa. La qualifica di pieve e chiesa matrice da sempre è stata attribuita alla chiesa di Santa Maria Argentea di Norcia. Ciò che resta dell’attuale edificio sacro fu costruito tra il 1560 e il 1574. L’antica pieve fu abbattuta nel 1544 per volere di Papa Giulio III per permettere la costruzione del Palazzo destinato a sede del Prefetto della Montagna (La Castellina). Nel tempo i Pievani che si sono succeduti hanno arricchito la chiesa di opere d’arte. I terremoti, a partire da quello del 1703 e fino all’ultimo del 2016, hanno provocato quasi sempre danni alla chiesa: a volte ingenti, altre volte minori.