ANNO SCOLASTICO 2012/13: LETTERA APERTA A QUANTI SONO IMPEGNATI NEL MONDO DELLA SCUOLA IN UMBRIA

A quanti sono impegnati nel mondo della scuola in umbria
Ogni inizio di anno scolastico porta con sé, accanto a preoccupazione ed apprensione, una grande promessa di futuro e di bene. A nome della Chiesa Umbra vogliamo rivolgere un pensiero di apprezzamento ed incoraggiamento a tutti coloro che sono impegnati nel mondo della scuola, chiamati a raccogliere la sfida affascinante dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni. Anche se si avverte spesso il peso della ripetitività e dell’abitudine, nel ruolo degli insegnanti, dei genitori e degli educatori cogliamo certamente anche la bellezza di questo inizio permanente. E’ bene ricordarci l’un l’altro che per ogni ragazzo che incontriamo a scuola quest’anno scolastico rappresenta una occasione unica ed irripetibile nel proprio percorso di crescita. Infatti, come notava Benedetto XVI nella lettera alla diocesi di Roma sul compito dell’educazione, “A differenza di quanto avviene in campo tecnico o economico, dove i progressi di oggi possono sommarsi a quelli del passato, nell’ambito della formazione e della crescita morale delle persone non esiste una simile possibilità di accumulazione, perché la libertà dell’uomo è sempre nuova e quindi ciascuna persona e ciascuna generazione deve prendere di nuovo, e in proprio, le sue decisioni. Anche i più grandi valori del passato non possono semplicemente essere ereditati, vanno fatti nostri e rinnovati attraverso una, spesso sofferta, scelta personale” . Il tema dell’inizio e del ripartire dai fondamenti, del non dare nulla per scontato, per la comunità cristiana è particolarmente vero in questo 2012/2013, proclamato dal Papa “Anno della Fede”. Come dimostra anche l’iniziativa del Cortile dei Gentili nel suo appuntamento umbro di questi giorni (Assisi, 6 ottobre 2012), la comunità cristiana vuole raccogliere e dare forma al grido spesso silenzioso e spezzato dell’uomo contemporaneo verso un Dio che, per un numero crescente di persone, rimane un “Dio sconosciuto”. Si tratta perciò di rilanciare quella domanda radicale sul divino che interroga, allo stesso tempo, il credente e il non credente. Da una parte, il credente è sfidato a purificare la propria fede da qualsiasi possesso idolatrico di Dio, e al rispetto profondo della fatica del non credente nel rapportarsi a un Mistero cui non sa dare un nome e un volto. E dall’altra, il non credente è sollecitato a purificarsi da qualsiasi atteggiamento di sufficienza e ad aprirsi al rispetto della fatica e del cammino del credente. Proprio su questi temi e cioè sulle motivazioni e sulle origini della scelta di fede, come forse avete già saputo, la CRESU propone per questo anno scolastico un concorso regionale per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, intitolato “All’origine dell’Avventura Cristiana”. Inoltre, come negli anni passati, anche nella prossima primavera 2013 dedicheremo tre incontri aperti alla comune riflessione sulla sfida educativa, a partire proprio dalla domanda di assoluto e di speranza delle nuove generazioni. Al fondo del cuore dei ragazzi sta infatti la ferita di un grido di speranza e di una ricerca di senso che risultano spesso elusi e sviati da adulti che amano più la giovinezza che i giovani. Questa constatazione è emersa con forza già durante gli incontri proposti la scorsa primavera. Sperando di far cosa gradita riportiamo sul retro di questa lettera tre schede con una sintesi delle idee-forza emerse durante tali incontri.
Buon anno scolastico e buon lavoro!
 
A nome anche degli altri membri della Commissione Regionale Scuola, Educazione, Università (CRESU)
Mons. Domenico Sorrentino    Vescovo delegato
Prof. Giovanni Carlotti    Coordinatore
Assisi, 4 ottobre 2012 Festa di San Francesco d’Assisi
Allegato:
Insieme per educare 2012