Domenica 22 gennaio è stata celebrata ad Amelia la 72^ giornata regionale del Ringraziamento della Coldiretti Umbria. Alle ore 11.15 nella concattedrale di Santa Fermina il vescovo di Terni-Narni-Amelia Francesco Antonio Soddu ha presieduto la solenne celebrazione, concelebrata da mons. Nicola Macculi consigliere ecclesiastico Confederazione Nazionale Coldiretti. Presenti il sindaco di Amelia Laura Pernazza, altri sindaci del comprensorio amerino, il questore di Terni Bruno Failla, l’assessore regionale alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale dell’Umbria Roberto Morroni, il presidente regionale di Coldiretti Albano Agabiti, rappresentanti di Coldiretti Perugia e di Coldiretti Terni, e altre autorità militari cittadine.
«Dire terra significa dire eucarestia – ha detto il vescovo Soddu -, perché Dio non è rimasto in una situazione metafisica rispetto all’umanità, ma si è incarnato divenendo uno di noi, umile fra gli umili». Ha ricordato poi l’importanza della genuinità dei prodotti per cui ci si sta battendo anche a livello europeo, riguardo la sinteticità dei prodotti che mettono a repentaglio il frutto buono della terra «il vostro lavoro e il prodotto giunga ad un fine e venga ad annullare le proposte di legge che si presentano come pericoli per il vostro lavoro e la salute delle persone. Vogliamo offrire al Signore la nostra preghiera seguendo la volontà del Signore che niente si perda sia delle pesone che dei prodotti della terra, perché diano frutti numerosi di opere buone, secondo giustizia, secondo verità e secondo il volere di Dio».
Nel corso della celebrazione i rappresentanti di alcuni Comuni dell’Umbria hanno donato all’offertorio dei prodotti tipici della terra.
«C’è in noi profonda sofferenza per quello che sta succedendo con la guerra che sta producendo vittime e danni ai mercati e all’agricoltura – ha detto il presidente Coldiretti Agabiti –. Dopo la pandemia con grande resilienza è stata data la continuità della produzione di cibo ed ora cerchiamo di affrontare questa nuova criticità. A questi problemi si unisce quello dei cambiamenti climatici: dobbiamo tutelare questa natura e questo territorio che ci è stata consegnata e trasmetterla migliore alle future generazioni, non andando ad usurparla, ma salvaguardandola per il bene di tutti»
Al termine della Santa Messa in piazza XX settembre c’è stata l’esibizione del Gruppo Sbandieratorí e Musici Città di Amelia e la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli, in collaborazione con l’Associazione Lavoro e Motori e Ara Umbria, la sfilata cavalli con il Centro Ippico Todano.