Dal 27 settembre sono riprese le lezioni per l’anno accademico 2021-2022 degli Istituti Teologico (ITA) e Superiore di Scienze Religiose di Assisi (ISSRA), che hanno la loro sede in un’ala del Pontificio Seminario Regionale di Assisi, cuore dell’esperienza ecclesiale umbra. In questo luogo di formazione gli studenti – seminaristi, membri di istituti religiosi, laici – percorrono la strada per avere un profondo sguardo sull’uomo, con il sapere dell’assoluto, consapevoli che, come diceva san Paolo VI, «nulla di quanto è umano ci è estraneo».
Soddisfatto padre Giulio Michelini, ofm, preside dell’ITA di tornare finalmente a fare lezione in presenza dopo tre semestri: «È proprio bello rivedere il volto dell’altro. Come tutte le università, anche noi, docenti e studenti, abbiamo fatto tanta fatica nel fare lezione a distanza a causa delle limitazioni imposte per arginare il diffondersi del Covid-19». Nel ricordare che quest’anno ricorrono i cinquanta anni dalla fondazione dell’ITA, padre Michelini sottolinea che come «docenti ci impegneremo sempre di più nel rendere la teologia bella, fruibile e spendibile nel mondo e a far sì che gli studenti mostrino il desiderio di imparare: questo è uno dei modi per noi credenti di costruire il Regno di Dio». Il preside dell’ITA comunica che «l’avvio ufficiale dell’anno accademico 2021-2022 si terrà martedì 26 ottobre prossimo, nella sede degli Istituti, a partire dalle ore 9.00, con una solenne concelebrazione eucaristica e con la prolusione dell’arcivescovo di Chieti-Vasto mons. Bruno Forte sul tema “La bellezza della ricerca teologica”».
Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore dell’ISSRA suor Roberta Vinerba: «Sono contentissima di ripartire in presenza. Pur insegnando da oltre venti anni, non nascondo che avevo l’ansia del primo giorno di scuola. Tre semestri di lezioni a distanza sono stati davvero lunghi: insegnare non è solo trasmettere, ma è anche relazione e la relazione in presenza ha un qualcosa di particolare». Poi, la Vinerba annuncia delle novità per il biennio di specializzazione dell’ISSRA: «C’è da quest’anno una moltiplicazione di corsi ed indirizzi. Non più solo quello pedagogico-didattico, ma quelli sulla Dottrina Sociale della Chiesa, sulla nuzialità e, a partire dal prossimo anno, quello interdisciplinare sulla tutela dei minori».
Le iscrizioni ai due Istituti sono aperte fino al 15 ottobre p.v. Si possono avere informazioni al sito: www.ita-issra.it. «Studiare teologia – afferma don Matteo Monfrinotti, docente di Patristica nei due Istituti – non è solo l’acquisizione di concetti, di dottrine o di sapere tecnico, ma significa scoprire il senso profondo della vita. In maniera particolare, la teologia sapienziale è quella ricerca che unisce l’esperienza ecclesiale, cioè la vita della Chiesa, con la conoscenza degli studi teologici e la voce del magistero. Tutto questo è strettamente unito e non può essere separato: la vita delle nostre parrocchie, infatti, non è qualcosa di disgiunto da quello che in questi Istituti viene proposto. Il senso di uno studio teologico, quindi, sta proprio nell’approfondimento del senso della vita da discepolo di Cristo».
Lezioni in presenza, ma anche a distanza. Lo slogan di questo anno accademico è: in presenza è più bello. «Poterci guardare nuovamente in faccia con gli studenti – afferma Paolo Capitanucci, docente di Storia della Filosofia all’ITA e all’ISSRA – è veramente una bella cosa, della quale sentivamo l’esigenza. Non dimentichiamo comunque che i nostri Istituti offrono l’opportunità di seguire le lezioni a distanza e per quanti avessero ulteriori difficoltà mettiamo a disposizione anche delle registrazioni».
La voce degli studenti. «Sono al secondo anno dell’ITA – dice Mario Costantini, seminarista dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve – ed ora finalmente le lezioni sono in presenza. Ci viene offerta una formazione teologica, filosofica e storica a 360 gradi. Siamo una grande famiglia, dove ci si aiuta molto». Fabio Cintia, laico, di Marsciano, studente ISSRA: «Questo Istituto è sicuramente un luogo che non ti aspetti, dove si trovano risposte a tante domande e spesso anche domande a tante risposte. Con un percorso formativo molto stimolante, approfondiamo i temi teologici che fanno scaturire quelle curiosità spesso ovattate dalla società. Sono uno studente lavoratore (è un educatore, ndr) e grazie a questi studi potrebbe aprirsi anche la possibilità di insegnare religione nelle scuole».