All’inizio del nuovo anno scolastico 2021 2022, consapevole che la scuola è un bene preziosissimo per l’intera comunità, soprattutto in questi difficili t empi, con gioia vi faccio pervenire il mio saluto e il mio augurio per una fruttuosa ripresa dell’attività scolastica.
Sono certo che insieme si può affrontare con successo la sfida molto complessa che riguarda il mondo della scuola messo a dura prova dall’attuale emergenza sanitaria che si protrae ormai da un anno e mezzo. Una sfida che ha creato tanta sofferenza e disagio, anche nella “didattica a distanza” dove tutti voi avete trovato la modalità per rimanere “connessi”.
Dopo la DAD è risultato ancora più chiaro che le relazioni interpersonali non possono essere sostituite con le connessioni virtuali. Per questo è cresciuto il desiderio di ritornare ad incontrarsi con i maestri e gli amici per condividere insieme il percorso educativo guardandoci negli occhi, scambiandoci parole e gesti dal vivo, aiutandoci a vicenda.
Anch’io, insieme alla comunità diocesana, voglio dirvi la vicinanza darvi l’incoraggiamento ed anche la disponibilità a collaborare, per quanto possibile e nel rispetto delle competenze perché la scuola con il concorso di tutti possa svolgersi in sicurezza e in modo fruttuoso.
Giustamente si parla di “alleanza educativa” del le diverse agenzie ( scuola, società, chiesa) chiamate a collaborare non solo per dare ai giovani delle istruzioni ma soprattutto per crescere insieme, ragazzi e adulti, come in ogni famiglia e in ogni amicizia che si rispetti. La comunità educante è fatta da tutti ed è chiamata a sviluppare quelle relazioni generative di cui abbiamo bisogno grandi e giovani, maestri e discepoli.
Permettetemi in proposito una citazione di Gesù che dice: “Uno solo è il Maestro e voi siete tutti fratelli”. Il tempo della pandemia ci ha fatto capire ancora di più che abbiamo bisogno tutti di aiutare e di essere aiutati, di crescere insieme rispettando ci e assumendoci le reciproche responsabilità. In questo modo la scuola è creativa, necessario laboratorio di vita buona per tutti, per il presente e per il futuro. Auguriamoci che le generazioni più giovani crescano e quelle adulte si rigenerino; che nessuno si perda nel percorso educativo di una scuola sempre più inclusiva e di qualità contraddistinta dalle relazioni rispettose e amicali; che il tempo abbastanza esteso ed impegnativo della scuola si svolga nella serenità e nella gioia, nell’ascolto reciproco e nel dialogo, nel cercare di crescere insieme.
Carissimi ragazzi voi avete una sensibilità particolare per fiutare e scegliere ciò che è vero, bello e buono, offriteci input altrettanto importanti di quelli che vi offriamo noi adulti! Così la scuola è bella e utile a tutti.
Qualcuno ha detto che tre cose sono fondamentali nella vita: conoscenza, coraggio, umiltà. Ce le auguriamo con tutto il cuore!
Chiudo ricordando che proprio in questi giorni, precisamente domenica 19 settembre, qui a Castello celebriamo un evento particolare: Margherita una piccola donna, che ha vissuto qui nella nostra Città sette secoli fa, è stata proclamata santa da Papa Francesco. Nata cieca e con diverse disabilità, fu abbandonata ed emarginata bullizata si direbbe oggi e lei, invece di chiudersi nella rabbia e reagire con violenza, seppe trasformare la sua sofferenza in una testimonianza di vita gioiosa, facendo del bene a tutti. Proprio all’inizio dell’anno scolastico, lei ci dà come una vera maestra, la prima lezione non si deve mai far soffrire gli altri e nel caso fossimo maltrattati, possiamo con l’amore e il perdono cambiare il male in bene. Un vero insegnamento
Un cordiale saluto e ancora l’augurio di un buon anno scolastico 2021 2022!
Domenico vescovo
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