Perugia: Allestiti presepe e albero di Natale in arcivescovado da alcuni operatori volontari della “Mensa San Lorenzo”. Quest’anno non si terrà il tradizionale scambio degli auguri e doni con il cardinale Bassetti, un gesto di solidarietà con le tante famiglie provate dal Coronavirus

Come un po’ in tutte le famiglie provate dal Coronavirus, anche in quella della Curia arcivescovile di Perugia il Natale lo si vive «con meno presepi, alberi, luci e pranzi…, ma non con meno speranza… Questo il Signore lo permette perché diventi più trepida la nostra attesa della nascita del Salvatore», ha sottolineato di recente il cardinale Gualtiero Bassetti.

Lo scorso fine settimana alcuni operatori volontari della “Mensa San Lorenzo”, gestita dalla Caritas diocesana insieme al Comune di Perugia, gli stessi che hanno allestito il presepe nella cattedrale di San Lorenzo, hanno voluto fare una sorpresa al cardinale Bassetti. Si sono recati in Arcivescovado facendo presepe e albero nel salone delle udienze addobbandolo anche con delle composizioni di stelle di Natale. Per il cardinale è stato un momento di gioia, accogliendo quei segni come augurio di benvenuto a chi arriva in Curia. Il presule si è commosso nel vedere i colori e le luci che caratterizzano la festa cristiana più attesa dell’anno insieme alla Pasqua. Nel ringraziare i volontari Caritas, il cardinale ha notato che il presepe era stato allestito vicino al dipinto della Crocifissione, così da rappresentare la sintesi visiva della storia della salvezza dell’uomo.

Albero e presepe nel salone delle udienze colmeranno anche il “vuoto“ del tradizionale incontro dello scambio degli auguri e dei doni natalizi del cardinale con i collaboratori e il personale degli uffici e servizi di Curia e loro familiari, che, come negli anni scorsi, si sarebbe dovuto tenere in questi giorni. Un appuntamento che ha visto sempre la partecipazione di diverse decine di persone, ma che quest’anno non si terrà non solo per non creare assembramento, soprattutto per essere solidali con tante famiglie che soffrono a causa del Coronavirus.