«L’anno nuovo presenta aspetti problematici sotto il profilo organizzativo-sanitario. Ma abbiamo potuto sperimentare, nella scorsa primavera, la reazione positiva da parte di tutte le componenti scolastiche in dialogo e in collaborazione costante con le famiglie affinché la scuola, anche in condizioni straordinarie, potesse svolgere il suo servizio». E’ quanto evidenziano l’arcivescovo mons. Domenico Sorrentino, vice presidente della Ceu e delegato dei Vescovi umbri per l’educazione, la scuola e l’università, e la prof.ssa Annarita Caponera, coordinatrice dell’omonima Commissione Ceu, nella lettera-messaggio augurale per l’inizio del nuovo Anno scolastico (il testo integrale è pubblicato sul sito: www.chiesainumbria.it) rivolto a tutte le componenti del mondo della scuola.
Da questa crisi una sfida positiva. «Quello che abbiamo vissuto nei momenti più duri ci dà fiducia – proseguono mons. Sorrentino e la prof.ssa Caponera –. Senza negare il disagio e la fatica, abbiamo potuto costatare che si può lavorare insieme con intelligenza, buona volontà e spirito di sincera collaborazione per mantenere alto il livello delle nostre istituzioni scolastiche. Da una crisi possiamo uscire peggiori o migliori, ha detto papa Francesco. Noi credenti sappiamo che anche nei momenti difficili Dio non manca di stare al nostro fianco e ci aiuta a rinnovare tutte le cose. Ma anche al di là della fede tutte le persone di buona volontà possono vedere in questa crisi una sfida positiva da raccogliere per migliorare, rinnovare e far maturare. È necessario uno spirito di dialogo, di comunione di collaborazione che deve animare innanzitutto la politica, in modo particolare quando si tratta della scuola, tutta orientata al bene dei giovani che sono il nostro futuro più prezioso».
La Scuola e l’“Economia di Francesco”. La Commissione Creusa coglie l’occasione per ricordare anche un tema già «additato lo scorso anno, quello del rapporto tra l’economia e la formazione delle giovani generazioni. L’iniziativa del Papa (The Economy of Francesco, n.d.r.) di convocare ad Assisi giovani economisti di tutto il mondo è stata rinviata a causa della pandemia, ma conserva tutta la sua attualità, anzi, è ancora più significativa, se guardiamo alle ripercussioni sociali della crisi economica in atto. Tutto ci invita a ripensare ai modelli di sviluppo basati solo sul profitto e sulla finanza, mentre dovremmo educare sempre di più le persone a riconsiderare il proprio stile di vita e ad aprire nuove strade di sviluppo anche dal basso. Crediamo che la Scuola possa giocare un ruolo fondamentale nel sensibilizzare tutti a questi temi, incoraggiando un approccio non limitato a facili slogan».
Essere creativi, l’esempio di santità di Carlo Acutis. La lettera-messaggio augurale si conclude ricordando «un evento di grazia che si terrà il prossimo 10 ottobre nella città di San Francesco ossia la beatificazione del giovane Carlo Acutis, un ragazzo normale, uno studente come tanti (che prendeva persino qualche nota a scuola come ricorda una sua insegnante), ma che ha saputo realizzare, nella sua breve vita (è morto all’età di 15 anni nel 2006 per una malattia fulminante), grazie alla forza della fede e della preghiera, l’ideale che tanti giovani portano nel cuore: essere creativi, sognare in grande, fare progetti, realizzare esperienze significative per la propria crescita e per il bene degli altri: in buona sostanza, com’egli amava dire, essere originali, non fotocopie!»