Celebrata la solennità del Corpus Domini in diocesi, con modalità particolari. Non in maniera pubblica con la processione eucaristica per le vie della città, ma con un’adorazione eucaristica, in contemporanea, nelle chiese parrocchiali con il messaggio del vescovo, che ha ricordato come, dopo il lungo digiuno, si è tornati a partecipare alla mensa del Signore “grati per essere stati preservati, e alcuni anche guariti dalla influenza del Coronavirus. Dopo mesi di quarantena, voglio augurarmi che i cristiani abbiano conservato anzi accresciuta la fame e il desiderio del Signore, e ara anche la nostalgia della comunità. Qualcuno deve essersi disabituato e forse anche convinto che basti “vedere” la messa per televisione, allungando la lista di quelle operazioni, anche importanti, che si possono compiere in maniera virtuale, come il lavoro, la scuola, perfino l’amicizia. Invece Gesù ci vuole incontrare di persona, li invita i suoi ad attenderlo fisicamente nel cenacolo per donare a ciascuno il suo corpo e il suo sangue da mangiare”. E poi l’invito di Mons. Piemontese a a superare le paure che si sono accresciute in questo difficile periodo e a trovare modalità nuove per crescere nella fede “Alla scuola di Gesù impareremo a riconoscere Dio come nostro Padre, ad amare gli uomini come nostri fratelli, a condividere con loro il pane quotidiano. In Gesù risorto crescerà la speranza, la consapevolezza che siamo destinati alla vittoria sulla morte. Questa sera, contemplando Gesù nell’Eucarestia, ci sentiamo rassicurati perché non siamo soli: siamo in compagnia di Gesù, che è sempre accanto a noi, nelle nostre famiglie, nella società, nella chiesa. Gesù è il pane che ci alimenta, da senso all’esistenza e alle relazioni”.
E’ seguita poi la preghiera pronunciata dal presidente dell’Azione Cattolica diocesana Luca Diotallevi che ha posto l’accento sulla difficoltà sociali del momento attuale con la paura per il pane quotidiano e per il ridursi della sicurezza necessaria al vivere civile, esortando alla condivisione, responsabilità, riconoscimento dei diritti: “Signore, aiutaci a condividere il pane, ma aiutaci anche a cercare e trovare il pane attraverso il lavoro. Signore, donaci di sperimentare la dignità, la libertà e la santità del lavoro”.
LA PREGHIERA DEL PRESIDENTE DI AZIONE CATTOLICA