“Riprendiamo con entusiasmo, con la gioia del Signore nel nostro cuore”. È questa l’esortazione che il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, rivolge ai sacerdoti e ai fedeli della diocesi, attraverso un video-messaggio, alla vigilia della ripresa delle celebrazioni con la partecipazione dei fedeli.
Come previsto nel protocollo firmato dalla Conferenza episcopale italiana e dal governo lo scorso 7 maggio, infatti, da lunedì 18 maggio i fedeli potranno di nuovo partecipare alla santa messa, nel rispetto delle misure di sicurezza e delle limitazioni previste.
“Sono stati – afferma il vescovo nel video messaggio – due mesi faticosi per tutti noi. Il dover celebrare sempre a porte chiuse, con tanti fedeli che sentivano il bisogno di Gesù Eucaristia, ci ha messo una grande sofferenza. Ci ha portato sicuramente anche del bene perché abbiamo potuto riflettere, riscoprire la famiglia, ma adesso è ora di riprendere. Non siamo ancora nella normalità, ma ci avviamo alla normalità ed è bene che, ringraziando il Signore, ce la mettiamo tutta e ripartiamo con entusiasmo. Naturalmente anche con tutte le precauzioni, rispettando tutte le norme perché non ne va soltanto della nostra vita personale, ma anche degli altri dei quali ci dobbiamo preoccupare. Dunque è una questione di carità oltre che di legalità. Facciamo tutto con grande ordine, ma anche con grande entusiasmo”.
Il vescovo rivolgendosi ai sacerdoti, ha poi annunciato che la messa crismale, che quest’anno non si è potuta officiare, come di consueto, il pomeriggio del mercoledì santo, verrà celebrata la vigilia della solennità di Pentecoste.
Infine monsignor Sorrentino ha parlato del suo ultimo libro, intitolato “Crisi come grazia”. “Un libro – ha spiegato – che dà uno sguardo alla nostra situazione generale di Chiesa e di società per interrogarci insieme su cosa il Signore ci chiede in questo momento. Veniamo da un momento di crisi a tanti livelli, ma il Signore sa trasformare tutto in grazia. Spero di potervelo donare proprio il giorno in cui celebreremo la messa crismale perché l’ho anche dedicato a voi sacerdoti e religiosi diocesani. Naturalmente l’ho dedicato a voi perché ve ne facciate testimoni anche con i fedeli”.