ECONOMY OF FRANCESCO, AD ASSISI 2000 GIOVANI: DALLA MARTINICA AL VIETNAM, DALLO ZAMBIA ALL’AUSTRALIA

Saranno più di 2000 i giovani under 35, provenienti da ogni parte del mondo, che parteciperanno a “Economy of Francesco”. Sono per il 56% uomini e il 44 donne. Imprenditori, economisti, studenti, promotori di attività al servizio del bene comune e di una economia sostenibile raggiungeranno Assisi dal 24 al 28 marzo. Dalla Martinica al Vietnam, dallo Zambia all’Australia, dalla Germania al Cile, mossi dall’obiettivo comune di costruire un mondo più equo e sostenibile, come indicato da Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’.

I giovani prenderanno parte ai tavoli tematici, allestiti in 12 villaggi, dove si confronteranno su idee, sfide e proposte per una nuova economia: management e dono, finanza e umanità, lavoro e cura, energia e povertà, agricoltura e giustizia, business e pace, women for economy, CO2 delle disuguaglianze, profitto e vocazione, imprese in transizione, vita e stili di vita, policies e felicità. Le nazioni più rappresentate sono Italia, Brasile, Stati Uniti, Argentina, Spagna, Portogallo, Francia, Messico, Germania, Gran Bretagna.
L’evento è organizzato dalla Diocesi di Assisi, dall’Istituto Serafico, dal Comune di Assisi e da Economia di Comunione, in collaborazione con le Famiglie Francescane e il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale

I GIOVANI
Lilly, 12 anni, conosciuta come la “Greta della Thailandia”. Da tempo porta avanti battaglie contro la plastica nel suo Paese, promuovendo la raccolta di rifiuti nei canali di Bangkok. «Non vedo l’ora di incontrare gli altri ragazzi, confrontarmi con loro sulle sfide che riguardano il nostro futuro – dice la giovanissima thailandese – e imparare da loro. Sono molto emozionata all’idea di conoscere Papa Francesco. Credo che lui sia capace di fare la differenza, condividiamo lo stesso amore per la natura e l’idea che tutto sia connesso».

Alfredo, 35 anni portoghese, operatore sociale che con un gruppo di amici ha dato vita alla cooperativa sociale “WelcomeHOME” dove i senzatetto fanno da guide turistiche, mostrano Porto ‘con i loro occhi’. «Quello degli uomini e delle donne che non hanno una casa e un lavoro è solo uno dei tantissimi problemi del mondo. Per affrontare le questioni dobbiamo pensare globalmente e agire localmente attraverso esperienze condivise e buone pratiche. Questo è il motivo che mi ha spinto a voler partecipare a ‘Economy of Francesco’, la speranza di creare una comunità. Più che di parole abbiamo bisogno di lavorare insieme a soluzioni concrete, e credo che questo evento sia una grande opportunità per farlo».

Ignacio, 32 anni argentino. A 18 anni ha lavorato in una delle banche più importanti del Paese. Ricorda la sofferenza nel dover rigettare la richiesta di prestito di una vedova: «Non potevo sopportare che i clienti fossero solo numeri. Poi ho scoperto il libro di Yunus. Da quel momento mi sono dedicato all’approfondimento dei limiti dei sistemi finanziari tradizionali e alle cause dell’esclusione all’Università di Buenos Aires, con l’intenzione di contribuire allo sviluppo economico e alla riduzione della povertà. Provo a dare il mio contributo, per quanto piccolo possa essere, contro le disuguaglianze. Non ho dubbi che ‘Economy of Francesco’ sarà un’occasione unica di crescita collettiva per cambiare le vite dei più vulnerabili, i più bisognosi».