Assisi – La chiesa umbra riunita per gli Stati Generali verso l’assemblea regionale e il Giubileo 2025

I rappresentanti delle commissioni pastorali e delegati per il Sinodo delle otto diocesi dell’Umbria si sono ritrovati il 9 novembre per gli “Stati Generali” della Chiesa dell’Umbria, presso il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi. Un importante appuntamento sinodale in preparazione alla terza Assemblea ecclesiale regionale, all’assemblea sinodale delle Chiese in Italia, e del prossimo Giubileo.
L’incontro è stato aperto dalla preghiera e dal saluto del presidente della Conferenza Episcopale Umbra mons. Renato Boccardo che ha ripercorso il cammino della chiesa umbra verso una condivisione della pastorale e del progetto di chiesa come il Concilio l’ha presentata, alla luce di quanto si sta vivendo dalla chiesa italiana con il cammino sinodale.
“Oggi è una tappa importante di questo percorso – ha detto mons. Boccardo – nel cammino della sinodalità, che è un esercizio di discepolato in cui la chiesa, mentre rinnova la bellezza della sequela del Signore, conferma l’impegno dell’annuncio del Vangelo, e stimola la partecipazione di tutte le componenti del popolo di Dio, nella differenza dei ruoli e delle responsabilità. E ancora la missionarietà: la chiesa vive per evangelizzare, questo vuol dire superare un atteggiamento di nostalgia, per un impegno rinnovato volto a favorire l’incontro tra la realtà di ogni giorno con la salvezza che Gesù offre a tutti coloro che vogliono accoglierlo. Questo comporta l’impegno a sostenere la credibilità e la significatività dell’annuncio cristiano, in un temnpo in cui entrambi sono meno evidenti, concentrandosi sull’essenziale, evitando la moltiplicazione di istanze e di strutture. Poche cose fatte bene, con un messaggio chiaro che scaldi il cuore. Ed infine, essere a servizio delle nostre chiese e soprattutto al servzo dell’annuncio cristiano e delle sue modalità, lavorare insieme in modo che dal lavoro delle commissioni nasca un sostegno chiaro alla missione della chiesa con metodi nuovi di lavoro e confronto delle diverse esperienze”.
Sono seguiti 8 tavoli di lavoro suddivisi per “Macro Aree Pastorali”: Evangelizzazione e Liturgia, Carità e Salute, Clero e Vita Consacrata, Laici, Cultura e Comunicazione, Giuridico e Amministrativa, che, a partire dall’analisi dei Lineamenti della prima assemblea sinodale, hanno riflettuto su quanto tra le proposte, le prospettive e le iniziative emerse nei Lineamenti, siano quelle prioritarie e più urgenti nelle nostre Chiese Locali e da realizzare nelle nostre diocesi e nella nostra regione, e su quali passi concreti compiere, quali processi praticabili attivare. Dai lavori sono emersi interessanti spunti nella necessità di promuovere coesione e alleanze, in particolare con la scuola, creare luoghi di dialogo per l’individuazione delle priorità a cui offrire possibili risposte, sviluppare la dimensione profetica della comunicazione promuovendo una struttura di studio su alcune tematiche poco curate dai mezzi di comunicazione della nostra regione o per offrire una chiave di lettura ulteriore su temi sociali o che riguardino la dignità della persona. Una Chiesa che si radichi nel contesto sociale, operando in sinergia con le realtà locali per costruire una missione congiunta e condivisa. Questo richiede un’alleanza operativa con il territorio secondo il principio di sussidiarietà, favorendo interventi concreti che rispondano alle esigenze della comunità.
Al termine è stato presentato il sussidio regionale di Avvento e per l’apertura dell’anno Giubilare nelle diocesi, che raccoglie segni, pensieri, propositi, passi, testimoni di speranza delle otto chiese dell’Umbria. E’ stato anche illustrato il pellegrinaggio giubilare regionale del 13 settembre 2025 e l’opera segno regionale per il Giubileo che riguarda una raccolta fondi per l’emergenza abitativa affontata dalla caritas regionale. Per il centenario francescano, la famiglia dei Frati Francescani propone l’opera segno della realizzazione ad Assisi di un Hospice pediatrico.

Elisabetta Lomoro

L’ARTICOLO DE “LA VOCE”