Terni – Solennità di Tutti i Santi – celebrazione del Vescovo al Cimitero di Terni e benedizione delle tombe

La commemorazione dei defunti accomuna non solo i credenti, ma tutte le persone che si recano in questi giorni al cimitero.Un ricordo che unisce quanti hanno ancora familiari che si recano a visitare i propri defunti, ma anche coloro che riposano in tombe ormai abbandonate, come è facile trovare passando lungo i viali dei cimiteri.
Nella solennità di Tutti i Santi, venerdì 1 novembre al cimitero di Terni è stata celebrata dal vescovo Francesco Antonio Soddu la santa messa ai piedi della grande croce al centro dei viali, conclebrata dal vicario genarale mons. Salvatore Ferdinandi e dal cappellano del cimitero di Terni padre Mario Lendini, alla presenza dei sacerdoti del centro città e di numerosi fedeli, raccolti in preghiera per tutti i defunti, per la pace e per i sofferenti.
«Questo giorno della memoria è onorare quanti ci hanno preceduto – ricorda il vescovo Soddu -. L’affetto verso i nostri cari defunti ci stringe in una maniera o nell’altro ancora a loro. Il nostro suffragio non è solo il ricordare e commemorare, ma il nostro essere uniti a Cristo, l’unico che è capace di presentare le persone, la vita e l’anima di tutti coloro che ci hanno preceduto in questa vita, nella gloria eterna del Paradiso. Stringendoci a Cristo nella preghiera possiamo giovare all’anima dei defuntiIn questo giorno della festa di Tutti Santi per noi si rinnova la dignità della santità, che ci viene donata da Dio. Spetta a noi essere a sua disposizione, costruire la santità giorno per giorno mettendo a frutto quei talenti che il Signore ci ha dato».

Al termine, percorrendo la parte antica del cimitero, il corteo di sacerdoti e fedeli ha raggiunto alcuni luoghi significativi del cimitero, sostando in preghiera davanti alle tombe delle vittime dei bombardamenti delle II guerra mondiale sulla città di Terni, davanti alle tombe dei bambini nati morti, a cui è dedicata una particolare zona del cimitero, davanti a quelle dei poveri, alle fosse comuni e l’ossario, alla tomba dei Salesiani che ospita anche sacerdoti diocesani e suore clarisse.