A conclusione della festa dedicata alla Madonna del Ponte a Narni scalo, recuperando la tradizione devozionale dei cammini verso luoghi santi, nell’anno di preparazione al Giubileo 2025, la ripresa dell’attività pastorale diocesana ha visto la comunità ecclesiale riunita domenica 8 settembre per il pellegrinaggio diocesano al santuario diocesano della Madonna del Ponte e la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, nel corso della quale è stato conferito il ministero di lettore a Matteo Bergonzini ed è stato accolto ufficialmente don Jean Pierre quale rettore coadiutore del Santuario insieme a don Piergiorgio Brodoloni. Presenti i sacerdoti della diocesi, tantissimi fedeli fedeli della diocesi, il sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli. La celebrazione è stata animata dalla corale diocesana diretta da don Sergio Rossini ed hanno prestato servizio i seminaristi del semiario regionale di Assisi, diaconi e accoliti del santuario.
Un pellegrinaggio che trova le sue radici nella devozione mariana, nella cultura dell’amore e della pace, una preghiera corale per porre sotto la protezione della Madonna l’intera chiesa diocesana, per cogliere una nuova forza e una nuova ispirazione nell’essere testimoni di pace in questo periodo di conflitti, di violenza e insicurezza.
“Mentre siamo in cammino verso la celebrazione dell’Anno Santo – ha detto il vescovo -, in questa tappa diocesana presso il santuario della Madonna del Ponte, siamo condotti dalla Vergine Maria ad ascoltare ed accogliere la Parola di questa domenica, affinché la vita di ciascuno di noi, sia pienamente significativa secondo il volere di Dio. Intorno a Maria ci sentiamo al sicuro, anche con le nostre fragilità e povertà, lei ci esorta alla preghiera come se fossimo in stato di Pentecoste, ci guida e predispone affinché lo Spirito Santo in noi sia sempre creatore delle grandi opere di Dio”.
“’L’avvento di Dio, il suo essere in mezzo alla gente – ha aggiunto -, origina una possibilità nuova per la terra. A condizione però che l’uomo e la donna accolgano ed amino i propri simili senza chiudersi entro i confini di visioni personali parziali; a condizione cioè che venga annullata ogni tendenza egoistica.
Secondo quanto abbiamo sentito proclamato nella seconda lettura se ne deduce che, essendo Dio padre di tutti, in lui non trovano posto “favoritismi”. Viene pertanto offerta a noi una precisa linea di comportamento, che consiste nel trasformare ogni nostro luogo di frequentazione: chiese, movimenti, associazioni, gruppi in luoghi non di chiusura o di privilegio per pochi ma di inclusione per tutti, a partire dagli ultimi”.
Sosteniamoci a vicenda chiedendo a Lei, la nostra Mamma celeste che sia ponte forte e sicuro, sul quale far transitare le nostre buone e sante intenzioni”.
Quindila un riferimento rivolto al seminarista Matteo che ha ricevuto il ministero del lettorato: “ricevendo oggi il ministero di lettore, sotto lo sguardo di Maria sei chiamato non soltanto a leggere o proclamare la parola di Dio ma, leggendola e meditandola, toccato, rivestito e formato dalla grazia che da essa promana, rendendogli anzitutto testimonianza con la tua stessa vita, dovrai essere come un ponte vivente sul quale far transitare le persone all’incontro col Cristo”.
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