È di 2.196.662,76 di euro la somma derivante dalle firme dell’8xmille che la Cei ha destinato, nel 2022, all’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve. È quanto emerge dal “bilancio economico e sociale” fornito in conferenza stampa, il 20 aprile, a Perugia, durante la presentazione diocesana del “Rendiconto 8xMille 2022”. Pubblicazione contenente dati e attività socio-pastorali regionali e di ciascuna delle otto Diocesi dell’Umbria consultabile e scaricabile anche sul sito ufficiale della Ceu: www.chiesainumbria.it .
All’incontro sono intervenuti l’arcivescovo Ivan Maffeis, neo presidente del Comitato nazionale per il Sovvenire, don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana e delegato della Caritas regionale, Daniele Morini, direttore de La Voce, e il diacono Giovanni Lolli, coordinatore diocesano e regionale per il Sovvenire.
A beneficio di tutti. «Sono risorse per circa 2 milioni e 200mila euro di cui la Diocesi ha potuto far tesoro – ha precisato monsignor Maffeis –, con interventi che spaziano dalle iniziative di accoglienza e solidarietà della Caritas, al Villaggio Santa Caterina, da Fontenuovo alle Case della Carità, dalle iniziative e dalle strutture educative, sportive e formative delle nostre parrocchie e dei nostri Oratori, fino al restauro delle chiese e al mantenimento dei beni culturali. A queste cifre vanno ad aggiungersi i contributi che l’Istituto Centrale ha erogato nel 2022 per il sostentamento del clero».
«Un grazie sincero a chi con la sua firma continua a dare fiducia alla Chiesa – ha proseguito l’arcivescovo –: tale vicinanza è motivo di riconoscenza e ci impegna a una testimonianza limpida, che passa anche dalla trasparenza dei bilanci economici. Ne guadagnerà la stessa condivisione: la nostra gente, quando informata, si rivela generosa nel rispondere alle necessità che si presentano».
I dati diocesani. Infatti, nella Diocesi perugino-pievese, è stato possibile contribuire alle opere di culto e attività pastorali per 719.813,01 euro, a finanziare interventi di edilizia di culto e di conservazione e valorizzazione di beni culturali per 791.893,75 euro, a promuovere opere di carità per 684.956,00 euro. Si tratta di un contributo, quello dell’8xmille, alle suddette “macro voci di spesa” non sufficiente alla loro totale copertura se non ci fossero altri strumenti-entrate di finanziamento derivanti dalle campagne periodiche di raccolte offerte (anche deducibili/detraibili) promosse dallo stesso Sovvenire, dalla Caritas, dalle Opere Missionarie, da altri organismi ecclesiali impegnati in attività socio-caritative a livello locale, regionale e nazionale, dalla generosità di tanti benefattori e del mondo produttivo, come anche i contributi di istituzioni pubbliche e private attraverso progetti mirati in ambito sociale e culturale.
Oratori e opere segno. Nel rendiconto 2022, dalla relazione dell’economo diocesano, dott. Bruno Bandoli, emergono «i fondi per le attività pastorali che hanno ripreso a funzionare dopo il Covid, prima fra tutte la pastorale destinata ai giovani per i quali le realtà parrocchiali e gli oratori in particolare hanno rappresentato un importante punto di ripartenza della vita sociale». Basti pensare i 34 “Gr.Est.” (Gruppi Estivi) attivi negli Oratori, frequentati anche tutto l’anno da migliaia di fanciulli e giovani animatori che insieme vivono un’esperienza di forte amicizia, condivisione e fede. Inoltre le diverse opere di carità, ricordate dal direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, dove hanno trovato nell’ultimo anno ascolto, accoglienza e sostegno migliaia di persone in gravi difficoltà (circa 1.750 famiglie solo nei cinque Empori della Solidarietà). Opera segno presentata nel rendiconto è il “Villaggio Santa Caterina” a Solfagnano, a 15 km da Perugia, che dà ospitalità ad anziani oltre i 65 anni in 12 miniappartamenti dove fino ad oggi hanno accolto 135 persone anziane, oltre a distribuire pasti a domicilio per tante altre persone bisognose del territorio. Per il responsabile del “Villaggio Santa Caterina”, Mauro Grilli, «l’8xmille per noi è vitale e gli dobbiamo molta gratitudine, come a chi ha firmato».
Educare alla responsabilità. L’arcivescovo Maffeis, nella nota introduttiva del “Rendiconto 8xmille 2022” – ricordando i primi 40 anni (1984-2024) dalla revisione del Concordato tra lo Stato e la Chiesa, che ha introdotto lo strumento dell’8xMille -, sottolinea l’importanza dell’«educare la comunità cristiana alla responsabilità verso coloro che la servono e la presiedono», che, precisa l’arcivescovo, «rimane un obiettivo decisivo: non solo per evitare il pericolo di dare per acquisito il meccanismo dell’8xmille che può tramontare, ma anche e soprattutto per maturare in ogni battezzato un senso di partecipazione e di corresponsabilità, quale segno di appartenenza ecclesiale. In tal modo si eviterebbe, inoltre, di sottrarre fondi alla carità, come pure all’edilizia di culto e ai beni culturali».
L’importanza della firma 8xmille. «Sentiamoci chiamati a questa missione – è l’invito rivolto dal diacono Lolli – di sostenere economicamente la nostra Chiesa e affrontiamola con serenità, ricordando ai nostri amici che attraverso l’8xmille la Chiesa moltiplica il bene, sostiene i sacerdoti, ci permette di costruire e di ristrutturare i nostri edifici di culto e il loro patrimonio d’arte e di fede, attraverso gli oratori educa i nostri giovani e li aiuta a guardare con speranza al futuro, attraverso la rete delle Caritas raggiunge i bisognosi e le famiglie in difficoltà di ogni razza e credo religioso».