Avrà inizio mercoledì 7 febbraio (ore 21), presso il salone parrocchiale di Ponte San Giovanni, il ciclo di tre incontri di formazione dal titolo: “Iniziazione cristiana. Quale proposta per il futuro”, rivolto agli oltre 700 catechisti e catechiste delle comunità parrocchiali dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve impegnati nell’iniziazione cristiana. Questo ciclo sarà tenuto dal noto teologo Andrea Grillo, professore ordinario presso la Pontificia Università Sant’Anselmo di Roma, promosso dall’Ufficio catechistico diocesano diretto dal don Calogero Di Leo.
Gli altri due appuntamenti sono in calendario ii 6 marzo e il 17 aprile, sempre nella parrocchia di Ponte San Giovanni dove si ritroveranno “in presenza”, fin dal primo incontro, i catechisti delle prime quattro Zone pastorali, mentre quelli delle altre seguiranno il corso, in collegamento online, nei saloni parrocchiali di Marsciano, Magione e Sanfatucchio.
A spiegare la finalità del ciclo di formazione è don Calogero Di Leo: «Occorre trovare forme nuove di annuncio del Vangelo e di approfondimento della fede attraverso la catechesi», perché «vivendo in cambiamento d’epoca con continui mutamenti che investono non solo la società, ma anche la vita ecclesiale siamo tenuti, come ci esorta spesso papa Francesco, a trovare nuovi linguaggi e nuovi strumenti affinché l’annuncio del Vangelo possa essere un’esperienza di vita alla luce di tre elementi fondamentali quali: il Vangelo, la Liturgia e la vita comunitaria Fraterna, e di come l’iniziazione cristiana possa aiutare meglio la nostra esistenza quotidiana di credenti e di come la stessa vita dell’uomo possa aiutarci nell’illuminare il senso dalla stessa iniziazione cristiana».
«In tutto questo ci avvaliamo – annuncia don Calogero Di Leo – della preziosa esperienza del noto teologo Andrea Grillo, che con il suo libro sulla Iniziazione potrà indicarci una proposta attraverso la quale possiamo essere catechisti e comunità “rinnovati” e al “passo con i tempi”, perché annunciatori della Parola del Signore, dopo aver individuato una nuova modalità del suo annuncio sia agli adulti, ma soprattutto ai più giovani che sono, non dimentichiamolo, il nostro futuro di Società e di Chiesa, ma specialmente il presente, e che ora più che mai hanno bisogno di una proposta coinvolgente e convincente».
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