Perugia: L’augurio natalizio dell’arcivescovo Ivan Maffeis alla comunità diocesana: «Accogliamo il messaggio di Luce che ci arriva dal Natale per portarlo nel mondo, a credenti e non credenti»

«In cattedrale i nostri scout hanno portato una lampada che brilla giorno e notte davanti alla Grotta della Natività. È un segno molto semplice, ma che parla al cuore di tutti. È un tempo in cui le Tenebre non mancano, non manca la Notte, non mancano i momenti e i motivi di Buio. Ci sentiamo uniti a quella terra di Gesù che sta diventando il luogo-simbolo di tanti conflitti, di tante guerre, di tante violenze. Siamo consapevoli di non poter dare chissà quale contributo alla pace. Allo stesso tempo, siamo altrettanto consapevoli che, a volte, è la nostra vita, i nostri no, le nostre relazioni giocate male ad aumentare il Buio». Così l’arcivescovo Ivan Maffeis nel videomessaggio augurale natalizio alla comunità cristiana di Perugia-Città della Pieve, registrato dai media diocesani, in Arcivescovado, il 21 dicembre, a margine del tradizionale incontro dello scambio degli auguri con sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, seminaristi, direttori e collaboratori di Uffici e Servizi di Curia, a cui ha partecipato anche l’arcivescovo emerito, il cardinale Gualtiero Bassetti.

«Dal Natale ci arriva un messaggio di Luce – ha proseguito mons. Maffeis –, che può essere come una fiammella, come un bambino… Accoglierlo, lasciare che cresca, dare la nostra disponibilità, contribuisce davvero a far crescere la Luce. Noi cristiani celebriamo in Gesù, in questo bambino, la Luce che illumina ogni uomo. Con questa speranza guardiamo tutti coloro, credenti e non credenti, che con la loro vita, con i loro gesti, con la loro parola, con la loro disponibilità, con la loro capacità di portare il peso dell’esistenza senza disperare, contribuiscono a portare Luce, contribuiscono a far si che questo non sia semplicemente un tempo di desolazione o di disperazione, ma possa essere ancora aperto a quella speranza che ci permette di continuare a credere e ad amare».

L’incontro in Arcivescovado è stato allietato da alcuni elementi della Corale Laurenziana della Cattedrale di San Lorenzo ed introdotto dal vicario generale, don Simone Sorbaioli, che ha tracciato un breve bilancio delle attività pastorali svolte nell’anno che sta per concludersi. «Tutto ciò – ha sottolineato – ha trovato sintesi nell’Assemblea ecclesiale (di maggio e ottobre, n.d.r.) e nella lettera pastorale Il coraggio dei passi, che l’arcivescovo ha voluto indirizzare alla diocesi il 12 settembre scorso il cui messaggio continua ancora a far parlare, far interrogare, far camminare».

Nel ringraziare tutti i presenti per il lavoro compiuto nel 2023 e nell’augurare buon prosieguo nel nuovo anno alle porte, il vicario generale ha rivolto queste parole di gratitudine all’arcivescovo Maffeis: «Eccellenza, la ringrazio perché è arrivato in mezzo a noi, poco più di un anno fa rivestito del coraggio e della premura pastorale di cui abbiamo bisogno. Da parte nostra le assicuriamo quell’adesione e comunione di intenti necessari alla crescita della nostra Chiesa diocesana e non di meno all’edificazione del Regno di Dio»