E’ stata celebrata al Cimitero di Terni, dal vescovo Francesco Antonio Soddu, la messa per la commemorazione di tutti i defunti, alla presenza del prefetto Giovanni Bruno, del sindaco Stefano Bandecchi, del questore Bruno Failla, delle massime autorità militari e civili cittadine, delle associazioni combattentistiche e d’arma, e concelebrata dal vicario generale della diocesi mons. Salvatore Ferdinandi, dal cappellano del cimitero padre Mario Lendini e da numerosi sacerdoti della città.
Una ricorrenza che accomuna, nel ricordo dei defunti, non solo i credenti ma tutte le persone che si sono recate in questi giorni al cimitero. Una tradizione che è segno di un legame di amore, ravvivato nella preghiera e nel ricordo.
Nella giornata di commemorazione dei defunti il vescovo ha posto l’accento sul senso del dolore e del ricordo: «Questo giorno della memoria è onorare quanti ci hanno preceduto. L’affetto verso i nostri cari defunti ci stringe in una maniera o nell’altro ancora a loro. Il nostro suffragio non è solo il ricordare e commemorare, ma il nostro essere uniti a Cristo, l’unico che è capace di presentare le persone, la vita e l’anima di tutti coloro che ci hanno preceduto in questa vita, e che vogliamo siano uniti a Cristo nella gloria eterna del Paradiso».
Riferendosi alla lettura del Vangelo di Matteo, ha ricordato le guerre, ossia le ignominie dei nostri giorni: «Oggi non si riesce a intravvedere e quindi a riconscere il Signore, perché le cose ignominiose permangono, perché sono costruite dalla violenza dell’uomo e dalla natura peccaminosa dell’uomo: pensiamo alle guerre, alla fame, alla non accoglienza dei nostri fratelli e sorelle più bisognosi. Il Signore si riconosce nelle opere di misericordia. I giusti sono coloro che hanno saputo togliere l’ignominia attraverso l’accoglimento e l’esercizio delle opere di misericordia, quelle così semplici, ma che determinano l’umanità buona, davanti alla quale si riconosce il Signore. Questi nostri giorni così tristi, afflitti da più guerre nel mondo, si riflettono nella nostra società. Dalla società intera e dalle nostre opere di misericordia che possiamo fare, chiediamo al Signore che illumini la mente e il cuore, rafforzi l’opera di coloro che determinano le sorti dei popoli, affichè le opere di giustizia, che poi mettono in evidenza la bontà delle persone, siano messe in atto».
La cerimonia è proseguita all’interno del cimitero civico con la benedizione delle corone d’alloro, la preghiera in memoria dei caduti in guerra presso il Sacrario ai Caduti, la tomba dei Garibaldini, la deposizione delle corone d’alloro presso i monumenti delle varie Forze armate, Corpi dello Stato associazioni combattentistiche e d’arma, e al monumento e fosse comuni dei caduti nei bombardamenti della città di Terni, presso le tombe monumentali e dei personaggi illustri della città di Terni: Elia Rossi Passavanti, Borzacchini, Faustini, Donatelli, Briccialdi, Casagrande, Farini, Cassian Bon, Libero Liberati e presso la lapide della Società San Vincenzo de’Paoli in ricordo dei più bisognosi e segno di carità verso i defunti.