Spoleto – Giubileo della famiglia e della catechesi. Una bella festa nel centro storico di Spoleto tra giochi, attività e approfondimenti.

Domenica 28 maggio 2023, nel pomeriggio, a Spoleto è stato celebrato il Giubileo delle Famiglie e della Catechesi. L’evento, che rientra nell’ambito delle iniziative in programma per l’825° anniversario della dedicazione della Cattedrale, è stato organizzato congiuntamente dalla Pastorale Familiare, dall’Ufficio Catechistico e dal servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi.

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Il ritrovo per tutti è stato al Giro della Rocca. I ragazzi e i bambini hanno svolto le attività pensate per loro – giochi e attività sugli affreschi del catino absidale del Duomo – suddivisi tra Piazza Campello e lo slargo al Giro della Rocca dinanzi all’uscita delle scale mobili della Ponzianina. Gli adulti, invece, si sono ritrovati in Piazza del Comune per un incontro di approfondimento sul senso del Giubileo e sul significato della chiesa Cattedrale. Il pomeriggio è stato alternato da sole e pioggia, ma ciò non ha comunque impedito una buona partecipazione di famiglie, catechisti, ragazzi e bambini.

L’arcivescovo mons. Renato Boccardo ha raggiunto i partecipanti in Piazza Duomo, dove tutti sono stati accolti dalle note della Banda musicale del Comune di Spoleto. Prima dell’ingresso in chiesa, attraverso il passaggio della Porta Santa, ci sono stati dei giochi e dei balli a cui ha partecipato anche un divertito mons. Boccardo. Alle 17.30 è iniziata la celebrazione eucaristica, animata dalla corale del Santuario della Madonna della Stella in Montefalco. Col Presule hanno concelebrato: don Sem Fioretti, vicario generale; don Luca Gentili, cancelliere arcivescovile; don Marco Rufini, parroco di Norcia. Il servizio all’altare è stato curato dai seminaristi e ministranti della Diocesi, coordinati dal cerimoniere don Pier Luigi Morlino.

Nell’omelia l’Arcivescovo ha sottolineato come lo «Spirito santo ha trasformato i discepoli in uomini forti e coraggiosi che vanno ad annunciare il messaggio di Gesù. Molti li seguono e nasce così la prima comunità, la Chiesa. Poi si sono dispersi e sono andati in giro per il mondo a predicare e piano piano la Chiesa si è diffusa. Grazie a quei personaggi – ha detto – siamo qui oggi. Anche a noi è stato donato lo Spirito Santo nel Battesimo e nella Cresima. Esso è un dono che non si tocca e non si vede, è dato al cuore e il cuore suggerisce quale strada intraprendere. È lo Spirito che ispira le buone intenzioni e ci aiuta a vincere il male con il bene; è lui che ci aiuta a superare le divisioni; è lui che ci fa ricercare la pace. Se lo trascuriamo – ha proseguito l’Arcivescovo – rischiamo di sprecare delle occasioni preziose. Lo Spirito ci dà la possibilità di stare insieme e di costruire qualcosa di bello. A ciascuno di noi è data questa opportunità. E questa giornata ci è data per lasciarci orientate e guidare dal Signore. Noi grandi, infatti, abbiamo una grande responsabilità verso i più giovani: dobbiamo aiutarli a diventare grandi interiormente. E allora lo Spirito ci mette in cammino affinché anche noi possiamo raccontare loro la storia di Gesù, soprattutto con il comportamento della vita quotidiana ed essendo delle persone serie».