Domenica 27 novembre, prima domenica di Avvento, nella chiesa di Sant’Antonio di Padova a Narni scalo, per imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo Francesco Antonio Soddu, è stato ordinato diacono permanente Francesco Meschini. Presenti i sacerdoti della vicaria di Narni e i diaconi permanenti della diocesi, la moglie e i figli di Francesco, insieme a tante persone che in questi anni, hanno condiviso il cammino formativo e la vita comunitaria nella parrocchia di Narni scalo, dove Francesco Meschini è vissuto e ha collaborato nei gruppi e movimenti dagli Scout ai Cursillos e nel Cammino Neocatecumenale, e negli incarichi, parrocchiali e diocesani, nella pastorale famigliare, per preparare le coppie di fidanzati al matrimonio e i genitori che chiedono il Battesimo per i propri figli.
Dopo la liturgia della Parola è stato presentato il candidato diacono da parte del vicario episcopale per il diaconato don Luca Andreani. La liturgia dell’ordinazione è proseguita con le litanie dei Santi, l’imposizione delle mani e la preghiera dell’ordinazione, la vestizione degli abiti diaconali per mano del parroco don Angelo D’Andrea e di don Stefano Mazzoli, la consegna del Vangelo da parte del vescovo Soddu.
“Ogni anno l’inizio del tempo liturgico di Avvento è caratterizzato dall’invito ad andare con gioia incontro al Signore – ha ricordato il vescovo nell’omelia -. La gioia è dunque la caratteristica fondamentale della vita del Cristiano. Ed è tale perché ha il suo fondamento in Dio. Tale caratteristica investe e deve coinvolgere ogni aspetto della vita personale e comunitaria del cristiano. Gesù viene come sempre a salvarci, toglierei cioè dalle nostre miserie; egli viene per liberarci dal nostro peccato. Il nostro procedere nella storia, il procedere dei nostri giorni sia sempre ascensionale, cioè sempre orientato verso Dio. Sia sempre elevato, staccato direi dagli appesantimenti che ci costringono ad essere quasi incollati al terreno imbrattato dai nostri difetti, e appannati dalle nebbie delle nostre paure, privi di entusiasmo e di slancio verso ideali alti ed eterni”.
Rivolgendosi poi al diacono eletto, il vescovo ne ha ricordato gli impegni di aiuto al Vescovo e ai sacerdoti nel ministero della parola, dell’altare e della carità, al servizio di tutti i fratelli e sorelle “dovrai essere l’espressione vivente e tangibile della gioia che proviene dal Vangelo e dalle opere di carità, che caratterizzano il ministero diaconale. Accompagna sempre, sorreggi e nutri ogni tua attività con lo spirito di preghiera, per mezzo del quale renderai autentica ogni tua azione”.
Al nuovo diacono la comunità parrocchiale ha donato le dalmatiche per le celebrazioni dei vari tempi liturgici.
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